Termini chiave

  • IgG: l’immunoglobulina G è un isotipo dell’anticorpo.
  • Immunità passiva: la traslocazione dell’immunità umorale attiva da un individuo all’altro sotto forma di anticorpi personalizzati.

L’immunità è lo stato di protezione contro le malattie infettive conferito sia attraverso una risposta immunitaria generata dall’immunizzazione o da un’infezione precedente, sia da altri fattori non immunologici. Ci sono due modi per acquisire una resistenza passiva contro le malattie: passiva naturale e passiva artificiale. L’immunità passiva acquisita naturalmente si verifica durante la gravidanza, in cui certi anticorpi vengono passati dal sangue materno al flusso sanguigno del feto sotto forma di IgG. Gli anticorpi vengono trasferiti da una persona all’altra attraverso mezzi naturali come nei rapporti prenatali e postnatali tra madre e figlio. Alcuni anticorpi possono attraversare la placenta ed entrare nel sangue fetale. Questo fornisce una certa protezione al bambino per un breve periodo dopo la nascita, ma alla fine questi si deteriorano e il bambino deve contare sul proprio sistema immunitario. Gli anticorpi possono anche essere trasferiti attraverso il latte materno. Le IgG trasferite dalla madre al feto durante la gravidanza durano generalmente da 4 a 6 mesi dopo la nascita. Le risposte immunitarie raggiungono la piena forza a circa 5 anni.

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Figura: Anticorpo IgA: La molecola dimerica IgA.1 catena H2 catena L3 catena J4 componente secretoria. Gli anticorpi IgA sono trasferiti dalla madre al bambino nel colostro e nel latte e conferiscono l’immunità passiva.

L’immunità passiva può essere anche sotto forma di IgA e IgG presenti nel colostro umano e nel latte dei bambini allattati. Oltre alle IgA e alle IgG, il latte umano contiene anche: oligosaccaridi e mucine che aderiscono a batteri e virus per interferire con il loro attaccamento alle cellule dell’ospite; lattoferrina per legare il ferro e renderlo indisponibile alla maggior parte dei batteri; proteina legante B12 per privare i batteri della necessaria vitamina B12; fattore bifidus che promuove la crescita del Lactobacillus bifidus, la flora normale nel tratto gastrointestinale dei neonati che esclude i batteri nocivi; fibronectina che aumenta l’attività antimicrobica dei macrofagi e aiuta a riparare i danni ai tessuti causati dalle infezioni nel tratto gastrointestinale; gamma-interferone, una citochina che aumenta l’attività di alcune cellule immunitarie; ormoni e fattori di crescita che stimolano il tratto gastrointestinale del bambino a maturare più velocemente ed essere meno suscettibile alle infezioni; e lisozima per rompere il peptidoglicano nelle pareti cellulari dei batteri.

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