La Primavera di Sandro Botticelli è uno dei dipinti più famosi del Rinascimento. La sua fama non si basa solo sul suo fascino visivo, ma sull’intricata storia che c’è dietro e sul suo insondabile simbolismo. Ecco 7 cose che forse non sai su questo grande capolavoro:

Sandro Botticelli, Primavera, 1482 circa, Galleria degli Uffizi, Firenze

Sandro Botticelli, Primavera, c. 1482, Galleria degli Uffizi, Firenze

Fu commissionata da un banchiere

Primavera, che è anche conosciuta come “L’Allegoria della Primavera” fu dipinta per la potente famiglia di banchieri – per essere precisi, per Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, un cugino di un famoso Lorenzo il Magnifico. I Medici erano un’importante famiglia di banchieri fiorentini e più tardi la casa reale di Toscana.

Lorenzo di Pierfrancesco potrebbe essere dipinto sulla scena

Mercurio

Mercurio

È spesso suggerito che Lorenzo di Pierfrancesco sia il modello per Mercurio nel ritratto, e la sua sposa Semirande rappresentata come Flora.

Primavera potrebbe essere la stessa ragazza che fu il modello per Venere

Sandro Botticelli, Ritratto di giovane donna, 1480-1485, Städelsches Kunstinstitut und Städtische Galerie, Frankfurt am Main

Sandro Botticelli, Ritratto di giovane donna, 1480-1485, Städelsches Kunstinstitut und Städtische Galerie, Frankfurt am Main

È stato anche proposto che la modella per Venere fosse Simonetta Vespucci, la donna più bella che viveva allora a Firenze, moglie di Marco Vespucci e forse l’amante di Giuliano de’ Medici (che a volte si dice sia stata anche la modella per Mercurio).

Il suo significato non è ancora chiaro

Venere in piedi nel suo arco.

Venere in piedi nel suo arco.

C’è una concezione che sembra essere abbastanza sensata. Secondo essa il quadro come il regno di Venere, cantato dai poeti antichi e da Poliziano (famoso studioso alla corte dei Medici). Sulla destra Zefiro (il giovane dal volto blu) insegue Flora e la feconda con un soffio. Flora si trasforma in Primavera, la donna elegante che sparge i suoi fiori per il mondo. Venere, al centro, rappresenta l'”Humanitas” (la benevolenza), che protegge gli uomini. A sinistra le tre Grazie danzano e Mercurio dissipa le nuvole.

Non ha un titolo ufficiale

Sì, mi hai letto bene. Fu chiamata per la prima volta La Primavera dallo storico dell’arte Giorgio Vasari che la vide a Villa Castello, appena fuori Firenze, nel 1550.

È estremamente dettagliata

Flora, la dea dei fiori e la stagione della primavera.

Flora, la dea dei fiori e della stagione della primavera.

Soprattutto il prato è rappresentato in modo molto naturalistico. Ci sono centinaia di tipi di fiori.

Sembra simile agli arazzi fiamminghi

Tutti i dettagli, la simmetria, i colori e i motivi rendono Primavera simile agli arazzi fiamminghi che erano popolari all’epoca. Non sarebbe strano, visto che i Medici erano una famiglia molto potente e avevano delle connessioni con i Paesi Bassi.

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