1600 to 1750: Sebbene l’impulso a sfruttare il potere della musica unifichi gran parte della musica dell’epoca barocca, le differenze tecniche nel periodo – in particolare tra le opere iniziali e tardive – sono impressionanti. Nella sua utile rassegna dell’epoca, il musicologo Claude Palisca suggerisce che il periodo sia inteso come comprendente diverse fasi diverse. La prima fase, in cui il desiderio di trovare nuovi modi di espressione musicale si rafforza, ha luogo dal 1550 al 1640 circa. Tra il 1640 e il 1690, nuove regole e norme cominciano a governare questa espressione musicale, in particolare nell’area del ritmo, dell’armonia, dei dispositivi espressivi e della forma. Dal 1690 al 1740, le norme formali sviluppate nel periodo precedente sono accettate come fisse.

allemande: una danza moderatamente lenta e seria in metro quadruplo e forma binaria. L’allemanda iniziò la sua vita come una danza nel Rinascimento, e fu poi coltivata come un pezzo strumentale indipendente. Nel momento in cui divenne una delle quattro danze standard della suite alla fine del XVII secolo, l’allemanda favorì spesso una trama imitativa e ornata su ritmi di danza fortemente profilati. Era una danza popolare nelle opere di Lully e alla corte di Luigi XIV, e mantenne la sua struttura omofonica e i suoi ritmi semplici come lavoro strumentale indipendente nel barocco.

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courante (anche corrente): una danza ben nota nel XVI secolo, la courante divenne ancora più importante nel XVII. Una danza in triplo metro in forma binaria, esisteva in due versioni: la courante francese, che era generalmente solenne e maestosa e scritta in un triplo metro occasionalmente ambiguo; e la corrente italiana, che era in un rapido triplo metro. In Italia, la corrente era una danza di corteggiamento vivace, mentre la courante era una delle danze più importanti ai balli di corte di Luigi XIV. Poiché la coreografia francese per il courante sopravvive solo dal XVIII secolo, sappiamo molto poco sulla sua relazione con la versione italiana.

da capo aria: la forma standard dell’aria alla fine del XVII secolo. L’aria da capo aveva due sezioni principali: la sezione “A” di apertura nella chiave principale, seguita da una sezione “B” di contrasto in altre chiavi. Alla fine della sezione “B”, le parole “da capo” (letteralmente “dalla testa”) indirizzavano una ripetizione della sezione “A”, che di solito serviva come opportunità per i cantanti di mostrare la loro abilità vocale attraverso un’elaborata ornamentazione improvvisata.

fantasia (anche Eng. fancy, fantasy; Ger. Fantasie): una composizione strumentale non strutturata, spesso caratterizzata da esagerazione, distorsione e imprevedibilità. Nel corso del suo uso, fantasia significava spesso libera improvvisazione, ed era usato per descrivere un lavoro che dava l’impressione di fluire spontaneamente dall’immaginazione di un suonatore. Il termine è stato a volte usato in modo intercambiabile con capriccio, volontario, toccata e canzona, tra gli altri. lavoro di forma non strutturata, originariamente un’improvvisazione.

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gavotta: una danza elegante in metro doppio moderato e in forma binaria, spesso con una trama omofonica e ritmi semplici. Alla fine del XVI e all’inizio del XVII secolo, la gavotta era un tipo di branle. Nella metà del XVII secolo, la gavotta emerse come una nuova danza con caratteristiche musicali simili, diventando popolare nelle opere e nei balletti di Lully e Rameau. La gavotta (o frequentemente una coppia di gavottes) spesso seguiva la sarabanda in una suite.

gigue (anche Eng. jig, It. giga): una danza veloce in metro doppio e forma binaria. Ha avuto origine in Inghilterra e Irlanda come giga, ed era conosciuta in Francia dal 1650. Nella suite barocca e in altre composizioni, la giga serviva spesso come movimento finale. Come composizione strumentale indipendente, il carattere della giga variava ampiamente, ma tipicamente manteneva il suo tempo veloce.

Clavicembalo: il principale strumento a corde a tastiera dal XVI al XVIII secolo e lo strumento principale del basso continuo; i piccoli clavicembali erano chiamati virginali o spinette. Il clavicembalo assomiglia a un pianoforte, ma il suo suono è basato su penne che pizzicano le corde piuttosto che su martelli. È stato sostituito dal pianoforte nel XIX secolo.

intermezzo: nel XVIII secolo, un lavoro comico eseguito tra gli atti di un’opera seria e il precursore dell’opera buffa, che emerse come un importante sottogenere dell’opera nella Napoli del XVIII secolo. L’esempio più popolare è La Serva padrona (1733) di Pergolesi.

Luto: strumento a corde pizzicate dal XIV al XVII secolo simile in apparenza alla chitarra, ma con un corpo oblungo e a forma di pera. Anche se fiorì nel Rinascimento, il liuto fu ancora uno strumento importante nel primo barocco, e fu usato per accompagnare canzoni e come parte del gruppo continuo. Nel corso del XVII secolo fu gradualmente sostituito dalla tiorba, dal violino e dal clavicembalo.

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madrigale: impostazione vocale polifonica, di solito non accompagnata, di vari tipi di versi che fu estremamente popolare dall’inizio del XVI secolo alla metà del XVII secolo, in particolare in Italia. Dalla metà del XVI secolo, il genere fu usato come terreno fertile per la sperimentazione musicale.

minuetto: una danza graziosa ed estremamente popolare in metro triplo, solitamente in forma binaria. Il minuetto emerse per la prima volta a metà del XVII secolo e divenne molto popolare alla corte di Luigi XIV; si dice che il re stesso fosse un eccellente ballerino di minuetto. Il minuetto fu l’unica forma di danza barocca che non divenne obsoleta nel periodo classico, poiché spesso concludeva un’ouverture d’opera e fu successivamente incorporato nella sinfonia.

motto: uno dei principali generi vocali dal Medioevo al XVIII secolo. In epoca barocca, il termine si riferiva generalmente a una composizione vocale sacra destinata all’uso in chiesa o alla devozione personale.

sarabanda (anche It. sarabanda, Sp. zarabanda): una danza a triplo metro. In Francia e in Germania, la sarabanda era lenta e maestosa. La danza fu conosciuta per la prima volta in Messico e in Spagna nel XVI secolo come zarabanda, tuttavia, una danza selvaggia ed estremamente erotica. Anche se fu vietata in Spagna nel 1583, sopravvisse per tutta l’era barocca lì e in Italia come danza veloce. Alla fine divenne una delle quattro danze standard della suite barocca, di solito nella sua versione più lenta.

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semi-opera: alla fine del XVII e all’inizio del XVIII secolo in Inghilterra, un’opera drammatica in cui i personaggi principali parlano principalmente, ma che incorpora sezioni sostanziali di musica. The Fairy Queen di Purcell (1692) ne è un esempio.

tragédie-lyrique (anche tragédie en musique): Opera francese del XVII e XVIII secolo, basata su soggetti seri, normalmente tratti dalla mitologia classica. Di solito in cinque atti, la tragédie-lyrique incorpora balletti e cori con i tipici recitativi e arie.

viola: membro di una famiglia di strumenti a corda in uso dal 16° alla maggior parte del 18° secolo, e il precursore del violino. Il termine viola da gamba si riferiva a quegli strumenti tenuti sul ginocchio o tra le gambe, mentre la viola da braccio indicava quelli che venivano suonati sul braccio. Le viole hanno una tastiera a tasti, un corpo piatto, sei corde e sono suonate con un arco ricurvo che di solito poggia sulla gamba. Erano i precursori della famiglia dei violini.

viola da gamba: dall’italiano “viola da gamba”, il termine può riferirsi a qualsiasi membro della famiglia delle viole, ma dal XVII secolo designava una viola bassa con una gamma simile a quella del violoncello.

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