Nel 1895 Nobel sviluppò un’angina pectoris, e morì di un’emorragia cerebrale nella sua villa di San Remo, Italia, nel 1896. Alla sua morte il suo impero commerciale mondiale consisteva in più di 90 fabbriche che producevano esplosivi e munizioni. L’apertura del suo testamento, che aveva redatto a Parigi il 27 novembre 1895 e che aveva depositato in una banca di Stoccolma, conteneva una grande sorpresa per la sua famiglia, gli amici e il pubblico in generale. Era sempre stato generoso nelle filantropie umanitarie e scientifiche, e lasciò la maggior parte della sua fortuna in amministrazione fiduciaria per istituire quello che è diventato il più apprezzato dei premi internazionali, i premi Nobel.

pagina uno del testamento di Alfred Bernhard Nobel

Pagina uno delle quattro pagine del testamento di Alfred Bernhard Nobel. Il documento contiene la fonte dei premi Nobel.

© The Nobel Foundation

pagina quattro delle volontà di Alfred Bernhard Nobel

L’ultima pagina delle volontà di Alfred Bernhard Nobel, che ha firmato a Parigi il 27 novembre 1895.

© The Nobel Foundation

Scopri come l’invenzione della dinamite ha portato, in parte, al riconoscimento globale di Martin Luther King, Jr., come leader dei diritti civili

Alfred Nobel inventò la dinamite, che portò a una fortuna, alla sua disillusione e ai premi Nobel – uno dei quali, il premio Nobel per la pace 1964, Martin Luther King Jr. ricevette per il suo ruolo nel movimento americano per i diritti civili. Questo video esplora come le vite di Nobel e di Fritz Haber forniscano la prova dell’importanza della responsabilità sociale degli scienziati.

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Possiamo solo speculare sulle ragioni per cui Nobel ha istituito i premi che portano il suo nome. Era reticente su se stesso, e non ha confidato a nessuno la sua decisione nei mesi precedenti la sua morte. L’ipotesi più plausibile è che un bizzarro incidente nel 1888 possa aver innescato il treno della riflessione che culminò nel suo lascito per i premi Nobel. Quell’anno il fratello di Alfred, Ludvig, era morto durante un soggiorno a Cannes, in Francia. I giornali francesi riportarono la morte di Ludvig ma lo confusero con Alfred, e un giornale pubblicò il titolo “Le marchand de la mort est mort” (“Il mercante di morte è morto”). Forse Alfred Nobel istituì i premi per evitare proprio il tipo di reputazione postuma suggerita da questo prematuro necrologio. È certo che i premi attuali da lui istituiti riflettono il suo interesse per tutta la vita nei campi della fisica, della chimica, della fisiologia e della letteratura. Ci sono anche molte prove che la sua amicizia con l’importante pacifista austriaca Bertha von Suttner lo abbia ispirato a istituire il premio per la pace.

Nobel stesso, tuttavia, rimane una figura di paradossi e contraddizioni: un uomo brillante e solitario, in parte pessimista e in parte idealista, che ha inventato i potenti esplosivi usati nella guerra moderna ma ha anche istituito i premi più prestigiosi del mondo per i servizi intellettuali resi all’umanità.

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