Tombe reali
Nelle prime dinastie le tombe dei re e degli alti funzionari erano fatte di mattoni di fango e di dimensioni così simili che è difficile distinguerle. Le tombe di Abydos sono reali, mentre quelle di Ṣaqqārah sono nobili. Queste ultime, meglio conservate delle prime, rivelano sovrastrutture rettangolari, chiamate mastabas (vedi sotto), con i lati costruiti in forma di nicchie a pannelli dipinti di bianco e decorati con elaborati disegni “a stuoia”.
Queste grandi sovrastrutture erano costruite sopra molte camere di stoccaggio rifornite di cibo e attrezzature per il defunto, che giaceva in una camera funeraria rettangolare sotto terra. Anche all’interno della sovrastruttura, ma non sempre chiaramente evidente, c’era un basso tumulo di terra, che forse rappresentava la tomba dei tempi precedenti.
La piramide a gradoni di Djoser, secondo re della terza dinastia, fu costruita all’interno di un vasto recinto in un sito dominante a Ṣaqqārah, che domina la città di Memphis. Un alto funzionario reale, Imhotep, è stato tradizionalmente accreditato con il progetto e con la decisione di utilizzare la pietra di cava. Questo primo saggio in pietra è notevole per il suo design di sei stadi sovrapposti di dimensioni decrescenti, e anche per il suo enorme recinto (1.784 per 909 piedi) circondato da un muro a pannelli rivestito di calcare fine e contenente una serie di edifici “finti” che probabilmente rappresentano strutture associate con i santuari araldici dell’Alto e Basso Egitto. Qui gli scalpellini egiziani fecero le loro prime innovazioni architettoniche, usando la pietra per riprodurre le forme dei primi edifici in legno e mattoni. Raffinati rilievi del re ed elaborati pannelli murali in piastrelle smaltate in parti dei complessi sotterranei sono tra le innovazioni trovate in questo notevole monumento.