Arthur Laffer, per esteso Arthur Betz Laffer, (nato il 14 agosto 1940 a Youngstown, Ohio, Stati Uniti), economista americano che ha proposto l’idea che l’abbassamento delle aliquote fiscali potrebbe portare a maggiori entrate. La sua teoria sulle tasse ha influenzato la politica economica degli Stati Uniti negli anni ’80.
Laffer ha studiato economia alla Yale University (B.A., 1963) ed economia internazionale alla Stanford University (M.B.A., 1965; Ph.D., 1972). Come capo economista dell’Office of Management and Budget (1970-72), ha attirato l’attenzione per le sue teorie economiche sul lato dell’offerta, che sostenevano che le riduzioni delle tasse federali sulle imprese e sugli individui avrebbero portato a una maggiore crescita economica e, nel lungo periodo, a un aumento delle entrate del governo.
Laffer ha disegnato la famosa curva di Laffer, che ha dimostrato che, partendo da un’aliquota fiscale zero, gli aumenti delle aliquote fiscali aumenteranno le entrate fiscali del governo ma che, a un certo punto, quando le aliquote diventano abbastanza alte, ulteriori aumenti delle aliquote fiscali diminuiranno le entrate. Questo accade perché le aliquote fiscali più alte diventano forti disincentivi a guadagnare (e/o dichiarare) reddito imponibile. I tagli alle aliquote marginali potrebbero quindi aumentare le entrate fiscali. Il punto di Laffer era già ben noto agli economisti della finanza pubblica, ma lo trattavano come una curiosità intellettuale. Alla fine degli anni ’70, Laffer fu il primo economista a sottolineare la sua possibile applicazione al sistema delle imposte sul reddito degli Stati Uniti.
La vera controversia non era la teoria ma piuttosto dove l’economia americana si trovava sulla curva di Laffer. Laffer credeva che le condizioni fossero giuste per i tagli delle aliquote fiscali che, secondo le sue previsioni, avrebbero aumentato le entrate fiscali. Ha dimostrato di avere torto sull’economia americana nel suo complesso, ma ha ragione su un piccolo gruppo di americani che guadagnano più di 200.000 dollari l’anno e pagano, al momento in cui scrisse, un’aliquota marginale massima tra il 50 e il 70 per cento. La teoria di Laffer, e le prove successivamente raccolte da altri, indussero gli economisti ad esaminare più da vicino l’effetto incentivante delle tasse. Si pensa che il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan abbia basato il suo piano economico del 1981 sull’idea che i tagli alle aliquote fiscali marginali avrebbero aumentato le entrate fiscali. Gli economisti di Reagan prevedevano una grande perdita di entrate dai suoi tagli fiscali, ma anche loro si sbagliavano: la perdita effettiva di entrate fu inferiore a quella prevista, in gran parte perché i tagli alle aliquote fiscali diedero agli individui un incentivo a guadagnare più reddito imponibile.
Laffer ha lavorato come consulente politico mentre insegnava alla University of Chicago (1974-76), alla University of Southern California (1976-84) e alla Pepperdine University (1984-87). È stato anche consulente dei dipartimenti del Tesoro e della Difesa degli Stati Uniti (1972-77) e consigliere di politica economica del presidente Reagan. Durante questo periodo ha fondato (1979) Laffer Associates, una società di consulenza economica. Nel 1986 Laffer, correndo come repubblicano, fece un tentativo senza successo per un posto al Senato degli Stati Uniti. In seguito ha servito come consulente finanziario per vari politici, e nei primi anni 2010 ha lavorato in particolare su un piano fiscale per il governatore del Kansas Sam Brownback. Furono istituiti massicci tagli alle tasse, ma la prevista crescita delle entrate non si materializzò, e invece i grandi deficit di bilancio portarono al ritiro di alcuni tagli.
Laffer è stato consigliere di Donald Trump durante la campagna presidenziale di successo di quest’ultimo nel 2016 e successivamente ha pubblicato Trumponomics: Inside the America First Plan to Revive Our Economy (2018; scritto con Stephen Moore). Laffer è autore di una serie di altri libri con Moore, tra cui The End of Prosperity: How Higher Taxes Will Doom the Economy-If We Let It Happen (2008; anche con Peter J. Tanous) e Return to Prosperity: How America Can Regain Its Economic Superpower Status (2010). Laffer è stato insignito della Medaglia presidenziale della libertà da Trump nel 2019.