Bandiera italiana di oggi e Tricolori storici
La bandiera italiana, il Tricolore come viene spesso chiamato in italiano, è la bandiera nazionale della Repubblica Italiana in uso dal 1946 e ufficialmente dal dicembre 1947. Nel 1997, in occasione del secondo centenario del tricolore italiano, il 7 gennaio è stato dichiarato Giornata Nazionale della Bandiera – Festa del Tricolore.
La Festa della Bandiera Italiana non deve essere confusa con la Festa della Repubblica, la festa nazionale italiana celebrata ogni 2 giugno.
Di che colore è la bandiera italiana?
I colori della bandiera italiana sono il verde, il bianco e il rosso.
La bandiera italiana è una bandiera tricolore caratterizzata da tre bande verticali di uguali dimensioni in verde, bianco e rosso, con il verde nella parte alta.
Bandiera svolazzante dell’Italia
Significato della bandiera italiana
Come altre bandiere nazionali nel mondo, come quella del Messico, la bandiera italiana ha le sue radici nella bandiera francese usata dai rivoluzionari francesi dal 1790.
In Italia il blu della bandiera francese fu sostituito dal verde, un colore usato nelle prime coccarde tricolori italiane (rosette e nastri) che simboleggiavano i diritti naturali, gli ideali di uguaglianza e libertà.
Nel XIX secolo il significato dei tre colori del tricolore italiano divenne più idealistico. Scrittori, poeti e studiosi vedevano il significato dei colori della bandiera italiana in una luce poetica. Il verde stava per la speranza, la speranza di un’Italia libera e unita, il bianco per la fede e il rosso per la carità e l’amore.
Nel discorso “Il Tricolore” fatto il 7 gennaio 1897, per commemorare il primo centenario dell’adozione formale della bandiera tricolore italiana, il poeta nazionale Giosuè Carducci parlò con passione del significato dei colori della bandiera italiana:
Per Carducci il bianco era la fede nelle idee che animano i saggi; il verde, la speranza che si rigenera nella natura; il rosso, la passione e il sangue dei martiri e degli eroi che hanno dato la vita per la patria.
” Non aquile e leoni rampanti, non bestie selvatiche prepotenti nel santo vessillo; ma i colori della nostra primavera e della nostra terra, dal Cenisio all’Etna; le nevi delle Alpi, l’aprile nelle valli, le fiamme dei vulcani. “
Giosuè Carducci
Festeggiamenti per la Festa Nazionale Italiana a Roma
Le origini della bandiera italiana
Poco dopo gli eventi rivoluzionari francesi, gli ideali di innovazione sociale cominciarono a diffondersi ampiamente in Italia, così i colori blu, bianco e rosso della bandiera francese divennero il primo riferimento dei giacobini italiani e successivamente fonte di ispirazione per la creazione di un vessillo identitario italiano.
I giornali italiani dell’epoca riportarono erroneamente che il tricolore francese fosse verde, bianco e rosso, e per un certo periodo gli italiani credettero che quelli fossero i colori della bandiera francese e li usarono come un modo per mostrare il loro sostegno agli ideali rivoluzionari.
Il primo utilizzo della coccarda tricolore italiana è datato 21 agosto 1789. Come documentato nell’archivio storico della Repubblica di Genova, alcuni testimoni oculari riferirono che dei manifestanti si aggiravano per la città con una coccarda tricolore appuntata sui vestiti.
Anche se non tutti gli storici sono d’accordo, la coccarda tricolore verde, bianca e rossa riapparve nel novembre 1794 durante la fallita rivolta di Bologna contro lo Stato Pontificio guidata da Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis.
Tuttavia, gli studiosi concordano sul fatto che la coccarda circolare italiana con i colori nazionali italiani -verde, bianco e rosso- apparve per la prima volta a Milano nel 1796.
La tortuosa storia della bandiera italiana
I primi documenti ufficiali fanno risalire l’uso della bandiera verde, bianca e rossa alla prima campagna italiana di Napoleone, (1796-1797) combattuta con il contributo di numerosi giacobini italiani.
Bandiera della Repubblica Cispadana (1797)
Repubblica Cispadana (1797) – Anche se il tricolore italiano era stato precedentemente utilizzato come vessillo militare e simbolo civico delle autorità locali, la storia della bandiera italiana inizia ufficialmente il 7 gennaio 1797 quando uno stato sovrano italiano, la Repubblica Cispadana, la adotta per la prima volta come bandiera nazionale.
Questo significativo evento si tenne nel Palazzo del Comune di Reggio nell’Emilia, nella sala dell’archivio ducale, oggi nota come Sala del Tricolore.
A fianco della Sala del Tricolore si trova il Museo del Tricolore, aperto nel gennaio 2004. Espone documenti e cimeli relativi alla bandiera italiana e un gran numero di bandiere tricolori degli stati italiani prestati italiani preunitari
Bandiera della Repubblica Cisalpina (1798-1802)
Repubblica Cisalpina (1798-1802) – Poco dopo la Repubblica Cispadana si fonde nella Repubblica Cisalpina, una Repubblica sorella della Francia nell’Italia settentrionale.
In origine i colori della bandiera della Repubblica Cisalpina erano disposti orizzontalmente, con il verde posto in alto, ma l’11 maggio 1798 il Consiglio repubblicano ufficializzò il tricolore verticale di forma quadrata.
Gradamente la bandiera italiana crebbe in popolarità fino a diventare uno dei simboli più importanti del Risorgimento. Fu in questo periodo che la bandiera italiana iniziò ad entrare nell’immaginario collettivo come simbolo dell’Italia
Bandiera della Repubblica Italiana (1802-1805)
Repubblica Italiana (1802 – 1805) – Nel 1802 la Repubblica Cisalpina divenne la Repubblica Italiana Napoleonica. La bandiera mantenne gli stessi colori ma con una disposizione diversa, meno rivoluzionaria: uno sfondo rosso con un quadrato verde dentro un rombo bianco.
Bandiera del Regno d’Italia (1805-1814)
Regno d’Italia (1805 – 1814) – Nel marzo 1805 la Repubblica Italiana divenne il Regno d’Italia governato da Napoleone I come Re d’Italia. La bandiera del Regno Italico era la stessa dell’ex Repubblica Italiana ma in forma rettangolare e con l’aquila di Napoleone sul rettangolo verde.
Il Tricolore diventa sovversivo
Con la caduta di Napoleone e la restaurazione dei regimi monarchici assolutistici, il tricolore italiano divenne clandestino, diventando un simbolo di patriottismo che univa la lotta degli italiani in lotta per la libertà e l’indipendenza.
Durante i moti di Milano del 1848, la bandiera tricolore italiana si consolidò chiaramente come simbolo patriottico che univa tutti gli italiani in lotta contro la dominazione straniera.
Il Risorgimento e il Tricolore
Il Risorgimento fu il movimento politico e sociale iniziato nel 1815 e culminato il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia che unificò i diversi stati d’Italia (tranne il Veneto, Roma, Trento e Trieste) e adottò il tricolore come bandiera nazionale.
Bandiera del Regno di Sardegna (1848-1851)
Regno di Sardegna (1848-1851) – L’8 maggio, 1848, la bandiera tricolore diventa la bandiera nazionale ufficiale del Regno di Sardegna quando viene esposta per la prima volta a Palazzo Madama a Torino.
In un discorso pronunciato davanti al Parlamento del Regno di Sardegna il 9 giugno 1848, Re Carlo Alberto dichiarò che “La bandiera tricolore era e sarà benedetta da Dio”
Bandiera del Regno di Sardegna (1851-1861)
Regno di Sardegna (1851-1861) – Questa bandiera del Regno di Sardegna con la corona reale sopra lo scudo di Casa Savoia divenne poi la bandiera del Regno d’Italia.
Bandiera del Regno d’Italia (1861-1946)
Regno d’Italia (1861-1946) – Il tricolore continuò ad essere la bandiera nazionale del Regno d’Italia proclamato il 17 marzo, 1861.
Il nuovo Regno d’Italia fu governato da Vittorio Emanuele II, il primo re dell’Italia unita dal VI secolo. L’Altare della Patria a Roma, noto anche come Il Vittoriano, fu costruito in suo onore.
Bandiera della Repubblica Italiana (1956 – oggi)
Repubblica Italiana (dal 1946) – Con la nascita della Repubblica Italiana nel giugno 1946 lo stemma sabaudo scomparve dalla bandiera italiana.
L’articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, con tre bande verticali di uguali dimensioni.