Biografia

Biografia

Aaron Copland (1900-1990) fu uno dei pochi compositori “seri” del XX secolo la cui musica toccò il cuore dell'”uomo comune”.

Vita e musica
Le doti musicali di Copland furono evidenti fin dall’inizio. All’età di cinque anni era inseparabile dal pianoforte di famiglia, mentre le visite dell’infanzia per vedere Walter Damrosch dirigere la New York Symphony e Isadora Duncan come membro della compagnia dei Ballets Russes di Diaghilev accendevano la sua immaginazione.
Copland iniziò a comporre seriamente dopo aver iniziato gli studi di pianoforte con Rubin Goldmark nel 1917. Il suo primo pezzo pubblicato fu Il gatto e il topo, una miniatura debussyana per pianoforte solo.
Copland trascorse tre anni a Parigi tra il 1921 e il 1924, studiando con Nadia Boulanger.l suo ritorno a New York fu segnato non solo da esuberanti pezzi orchestrali come Music for the Theatre e il Jazz-oriented Piano Concerto, ma anche da un nuovo entusiasmo per tutta una serie di altre discipline musicali, tra cui conferenze, concerti (come pianista), e l’entusiastico sostegno al lavoro delle società musicali locali.
Dalla fine degli anni ’30 Copland aveva sviluppato un magico mondo sonoro che sembrava incapsulare lo spirito pionieristico nordamericano. Il suo impatto sulla cultura musicale americana fu alla pari con il suo amico e sostenitore Leonard Bernstein.
Lo straordinario successo di El Salon Mexico inaugurò un decennio di intensa attività che abbracciò molti dei pezzi più celebri di Copland, tra cui Fanfare for the Common Man e tre balletti popolari, Billy the Kid, Rodeo e Appalachian Spring.
I suoi numerosi riconoscimenti includono un Oscar per la sua colonna sonora del film The Heiress del 1948, dottorati onorari da diverse università (incluso il nostro York), e un premio Pulitzer nel 1945 per Appalachian Spring.
Al momento della sua morte nel 1990, Copland era ampiamente riconosciuto come uno dei migliori compositori ed educatori musicali del mondo.
Lo sapevi?
L’opera più conosciuta di Copland si chiama Fanfara per l’uomo comune, ed è ora usata alle inaugurazioni presidenziali americane.

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