Panoramica delle Ferite da Puntura

Dr. John Goodner DPM

Le ferite da perforazione sono lesioni comuni sul posto di lavoro per gli adulti e lesioni da parco giochi nei bambini. Il meccanismo più comune di lesione è il calpestare un oggetto appuntito, un chiodo o un bastone, penetrando il piede attraverso la suola di una scarpa, un calzino, o direttamente a causa di camminare a piedi nudi. L’attenzione medica precoce è fondamentale, circa il 10% dei pazienti svilupperà infezioni dei tessuti molli e il 2% svilupperà un’infezione dell’osso. I segni clinici possono spesso presentarsi settimane o mesi dopo la lesione da puntura iniziale, quindi un trattamento adeguato e la cura della ferita non devono essere trascurati anche se il piede non sembra essere inizialmente infetto. Le comorbilità, come il diabete mellito e altre condizioni che sopprimono il sistema immunitario, aumentano il rischio di diffondere l’infezione senza segni e sintomi clinici visibili fino a quando non è presente uno stadio molto più tardivo dell’infezione.

Quando dovrei preoccuparmi e consultare un medico?

  • Il piede è doloroso, gonfio e tenero
  • Si può visualizzare una ferita
  • Si può vedere un tratto di seno dove l’oggetto tagliente è inizialmente penetrato nel piede
  • Rossore diffuso della pelle che circonda la ferita, piede e/o salendo lungo la gamba
  • Linfonodi gonfi o palpabili dietro il ginocchio o nell’inguine
  • Se sono presenti febbre, nausea, vomito, brividi o mancanza di respiro

Trattamento:

  • Può essere necessaria una radiografia e/o una risonanza magnetica per valutare l’estensione dell’infezione nei tessuti molli e nelle ossa.
  • Si consiglia il richiamo del tetano, specialmente se il paziente non è aggiornato sul suo programma di vaccinazione.
  • Lo sbrigliamento della ferita e l’irrigazione con antibiotici infusi sono consigliati per la maggior parte delle ferite
  • Abituali orali o IV saranno spesso somministrati in base alla profondità dell’infezione, al livello di contaminazione, alle colture della ferita e alle condizioni di salute del paziente
  • Il materiale estraneo può diventare avvolto nei tessuti molli e può formarsi una cisti di inclusione cronica, che richiede la rimozione se dolorosa o se causa un’infezione ricorrente.

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