Atti del Congresso di Albany. A.D.1754.

Testi delle commissioni:

Massachusetts: Samuel Welles, John Chandler, Thomas Hutchinson, Oliver Partridge, John Worthington.

New Hampshire: Theodore Atkinson, Richard Wibird, Meshech Weare, Henry Sherburne, Jr.

Connecticut: William Pitkin, Roger Wolcott, Jr., Elisha Williams.

Rhode Island: Stephen Hopkins, Martin Howard, Jr.

Pennsylvania: John Penn, Richard Peters, Isaac Norris, Benjamin Franklin.

Maryland: Benjamin Tasker, Abraham Barnes.

Wed. 19 giugno, A.M. Tutti i commissari di cui sopra presenti tranne Hutchinson. Presenti anche: James DeLancey, Joseph Murray, William Johnson, John Chambers e William Smith, consiglieri di New York. Lettura delle commissioni, parte della lettera del Board of Trade, 18 settembre 1754, e dei verbali dei commissari indiani di N.Y., 15 e 18 giugno. DeLancey promette la presenza del segretario o agente di N.Y. per gli affari indiani con i registri.

Lo stesso giorno, P.M. Lettura e iscrizione a verbale dell’intera lettera del Board of Trade e dei verbali dei commissari indiani di N.Y. Comitato nominato per preparare la bozza del discorso che DeLancey deve fare agli Indiani.

Giovedì. 20 Giugno, A.M. Il consiglio si aggiorna senza affari.

Fri. 21 giugno, A.M. Hutchinson partecipa per la prima volta. Il consiglio concorda che le colonie debbano essere nominate nei verbali in ordine da nord a sud. Peter Wraxall nominato segretario. Lettura della bozza del discorso del comitato; alcune obiezioni fatte; nessuna conclusione raggiunta.

Sab. 22 giugno, A.M. Progetto di discorso concordato.

Mon. 24 giugno, A.M. Ringraziamenti a Richard Peters per il sermone di domenica; se ne desidera la stampa. Giuramento da prestare a Wraxall.

Lo stesso giorno, P.M. Mozione “che i Commissari esprimano la loro opinione se un’Unione di tutte le Colonie non sia al momento assolutamente necessaria per la loro sicurezza e difesa” approvata all’unanimità. DeLancey propone di costruire due forti in terra indiana per proteggere gli indiani; il consiglio decide di procedere su questa questione dopo aver considerato qualche metodo per l’unione coloniale. Comitato nominato “per preparare e ricevere piani o schemi per l’unione delle colonie e per sintetizzarli in un piano generale per l’ispezione di questo Consiglio”. Membri: Hutchinson, Atkinson, Pitkin, Hopkins, Franklin e Tasker. DeLancey nomina Smith per rappresentare N.Y.

Tues. 25 giugno, A.M. I comitati di cui sopra sono tutti assenti. Il consiglio si aggiorna senza affari.

Lo stesso giorno, P.M. Tutti presenti. Vengono letti i cambiamenti proposti da DeLancey nella bozza del discorso.

Wed. 26 giugno, A.M. Tutti i commissari della Pa e alcuni altri assenti. Bozza del discorso ulteriormente considerata.

Giovedì. 27 giugno, mattina, tutti i commissari presenti. Bozza del discorso ulteriormente considerata.

Lo stesso giorno, P.M. Mozione approvata che le commissioni dei membri siano anteposte al verbale del Congresso. Bozza del discorso stabilita, letta e approvata all’unanimità; testo iscritto a verbale.

Ven. 28 giugno, A.M. I membri della commissione dell’Unione e alcuni altri sono assenti. Il consiglio si aggiorna senza affari.

Lo stesso giorno, P.M. La commissione per l’Unione presenta “brevi accenni di uno schema per tale scopo”; copie prese dai commissari delle rispettive province (vedi sotto, pp. 357-63).

Sab. 29 giugno, A.M. Il Congresso si riunisce ma si aggiorna per assistere DeLancey mentre tiene un discorso agli indiani.

Lo stesso giorno, P.M. Gli indiani di Stockbridge (fiume) sono segnalati in città; DeLancey chiede di dare ordini per il loro sostegno; Franklin un membro del comitato per informarlo. Si discute del progetto dell’Unione; nessuna conclusione.

Lunedì. 1 luglio, A.M. Franklin riporta l’opinione di DeLancey che il Mass. dovrebbe sostenere gli indiani del fiume mentre sono in città. Ma le registrazioni mostrano che di solito hanno partecipato ai trattati con gli Irochesi e che il governatore di N.Y. si è rivolto a loro. DeLancey accetta di fare un discorso a loro e di ordinare il sostegno, ma si aspetta che i commissari delle varie colonie contribuiscano alle spese. DeLancey presenta i verbali del Consiglio di N.Y., 27 e 28 giugno, al quale erano presenti rispettivamente i Castelli Inferiore e Superiore dei Mohawk, inclusi i discorsi a e da parte degli indiani; testi inseriti nei verbali del Congresso. Mozione approvata che “una rappresentazione dello stato attuale delle Colonie” sia preparata dalla stessa commissione che ha preparato il Piano di Unione. Piano dell’Unione discusso; nessuna decisione.8

Tues. 2 luglio, A.M. “Dopo i dibattiti tenuti sul piano dell’Unione, è stato proposto che il Consiglio proceda a formare il piano dell’Unione delle Colonie, da stabilire con un atto del Parlamento. In seguito fu proposto di porre la domanda precedente, che passò in senso negativo. Fu quindi posta la domanda se il Consiglio dovesse procedere a formare un piano per un’Unione delle Colonie da stabilire con un Atto del Parlamento, che passò in modo affermativo. “9

Lo stesso giorno, P.M. Risposta di Sei Nazioni al discorso di DeLancey del 29 giugno letta e il testo messo a verbale; discusso; lo stesso comitato del discorso di DeLancey è nominato per redigere la bozza della risposta.1

Wed. 3 luglio, mattina. Bozza del discorso letta e inviata a DeLancey per un parere. Lui con due consiglieri di N.Y. e diversi commissari, tutti precedentemente assenti a questa sessione, prendono posto. Le aggiunte proposte da DeLancey e la bozza del discorso vengono lette, discusse e vengono proposte altre aggiunte da vari commissari. Testo del discorso come concordato inserito nel verbale.

Giovedì. 4 luglio, A.M. Piano dell’Unione ulteriormente discusso.

Lo stesso giorno, P.M. Piano dell’Unione ulteriormente discusso. Il consiglio si aggiorna per assistere DeLancey mentre gli indiani si rivolgono a lui e a loro.

Venerdì. 5 luglio, A.M. La controreplica indiana di ieri (principalmente al discorso di DeLancey pronunciato il 3 luglio) viene letta e inserita nel verbale. Il consiglio considera il Piano dell’Unione ma non finisce.

Sab. 6 luglio, A.M. Nessun newyorkese presente. DeLancey invia il discorso pianificato da consegnare agli indiani del fiume; accettato con una piccola aggiunta. DeLancey manda anche a dire che le provviste disponibili per gli indiani sono esaurite ed egli non può più mantenerle; il consiglio accetta di assumere il sostegno degli indiani ad Albany. Il comitato presenta una “rappresentazione dello stato attuale delle colonie”; viene ordinato di giacere sul tavolo per l’esame dei commissari. DeLancey presenta la bozza del discorso di DeLancey per gli Irochesi questo pomeriggio con la richiesta di modifiche suggerite; intende leggere loro la legge di N.Y. riguardante la vendita di rum agli indiani e raccomanda l’Upper Castle della richiesta dei Mohawk di una chiesa. DeLancey invia anche l’approvazione dell’aggiunta proposta al discorso agli indiani del fiume; il testo del suo messaggio è inserito nel verbale. Hutchinson e Franklin preparano la risposta a DeLancey sulla bozza del discorso agli Irochesi; Hutchinson riferisce la risposta proposta, che viene approvata all’unanimità e il testo inserito a verbale.2

Nonostante l’impegno del 9 luglio, alcuni degli stessi indiani e altri concedono ai rappresentanti della Susquehannah Company del Connecticut, l’11 luglio 1754, un ampio tratto entro i confini del brevetto della Pennsylvania, dal 41° al 42° parallelo e da dieci miglia a est del fiume Susquehanna verso ovest per due gradi di longitudine o 120 miglia. Julian P. Boyd, ed., The Susquehannah Company Papers (Wilkes-Barre, Pa., 1930-33), I, lxxxiv-lxxxv, 101-21. Questa concessione fu la base principale di una lunga disputa tra la Pennsylvania e i coloni del Connecticut.

Lo stesso giorno, P.M. consiglieri di N.Y. presenti con i commissari. Messaggio di DeLancey: ha avuto i sacchi del castello di Canajoharie alla riunione del consiglio di ieri e, dopo due riunioni, la causa principale del disagio (una controversia tra “alcuni tedeschi e un certo Teady Magin, relativa a un acquisto indiano”) è stata risolta con reciproca soddisfazione; ha promesso di esaminare altre lamentele al ritorno a New York e di fare giustizia; dice che gli indiani sono ora soddisfatti; il testo del messaggio è inserito nel verbale. Il consiglio si aggiorna per partecipare al colloquio con gli indiani Scaticook e River.

Mon. 8 luglio, mattina. Viene preso in considerazione il discorso proposto da DeLancey agli Irochesi e le loro lamentele; il consiglio viene informato che William Livingston e William Alexander, due degli eredi di Philip Livingston, proprietario delle terre su cui sorge il castello di Canajoharie, partecipano su richiesta e si dichiarano disponibili a cedere i diritti su quelle parti che si riterranno necessarie. Su richiesta di DeLancey viene nominato un commissario per ogni colonia che sarà presente con lui quando chiederà a questi indiani se sono soddisfatti. Il discorso proposto da DeLancey agli Irochesi presentato il 6 luglio viene discusso e vengono raccomandate modifiche sulla vendita di rum agli indiani e sulla chiesa per i Canajohari. “Rappresentazione dello stato attuale delle colonie” letta di nuovo ma nessuna risoluzione finale concordata. Risposte degli indiani Scaticook e River al discorso di DeLancey del 6 luglio lette e testi iscritti a verbale.

Lo stesso giorno, P.M. L’esame del Piano di Unione è ripreso ma non completato. Il discorso proposto agli irochesi è stato restituito con le modifiche proposte dal Consiglio; è stato ordinato di metterlo sul tavolo per un ulteriore esame. Il comitato nominato per assistere alla conferenza di DeLancey con gli indiani Canajoharie riferisce che gli indiani esprimono la volontà di “provare ancora un anno” con DeLancey, ma se saranno “trascurati come prima”, manderanno a chiedere aiuto ai commissari delle altre colonie; sono d’accordo perché non vogliono mostrare differenze con gli inglesi davanti agli indiani francesi che sono ad Albany; DeLancey ribadisce la promessa di esaminare i loro affari. Il consiglio si aggiorna per assistere al colloquio con gli Irochesi.

Tues. 9 luglio, A.M. DeLancey, Johnson e Chambers di N.Y., Partridge del Mass, e Hopkins del R.I. assenti. Registrazione della conferenza con gli irochesi di “ieri sera” e risposta agli indiani Scaticook letta e testi inseriti nel verbale. Il consiglio nota per i verbali che l’ultima parte di quest’ultimo documento relativo al modo di brevettare le terre era un’aggiunta di DeLancey dopo che il consiglio aveva approvato la bozza. “Il piano dell’Unione è stato discusso e concordato, e il signor Franklin è stato invitato a farne una bozza così come è stato concluso.”

Lo stesso giorno, P.M. Tutti presenti tranne Franklin “assente per appuntamento al mattino”. La bozza della Rappresentanza sullo Stato attuale delle Colonie “letta e considerata paragrafo per paragrafo, sono stati apportati alcuni emendamenti, e il tutto è stato approvato e ordinato di verbalizzarlo”. Segue il testo (vedi sotto, p. 368).

Wed. 10 luglio, A.M. “Il signor Franklin ha riferito la bozza, in una nuova forma, di un piano dell’Unione, conforme alla decisione di ieri, che è stata letta paragrafo per paragrafo e discussa e l’ulteriore esame della stessa è stato rinviato al pomeriggio.”

Lo stesso giorno, P.M. DeLancey, i quattro consiglieri di New York e tutti i commissari presenti. Ripresa dell’esame del Piano di Unione; testo inserito nel verbale (vedi sotto, pag. 387). “Dopo il dibattito sul suddetto Piano: Risolto. Che i commissari dei vari governi siano invitati a sottoporre lo stesso alla considerazione dei loro rispettivi elettori, e che il segretario di questa commissione ne trasmetta una copia con il relativo voto al governatore di ciascuna delle colonie che non hanno inviato i loro commissari a questo Congresso”. DeLancey propone che, in accordo con la risoluzione del 24 giugno, i commissari prendano ora in considerazione la costruzione di forti in terra indiana. Si risolve che “considerando l’attuale disposizione vacillante dei Senecas, era opportuno che fosse costruito un forte nel loro paese in un posto chiamato Irondequat o Tierondequat”; 3 comitato nominato per considerare quali altri forti potrebbero essere necessari, ogni delegazione della colonia deve nominare un membro. Chambers e Peters nominarono un comitato per rivedere i verbali “stabiliti e concordati da questo consiglio”. 11 luglio, tutti presenti tranne Pitkin. Welles per la commissione sui forti riferisce che, dopo un’attenta considerazione, la commissione ritiene che diversi altri forti siano ugualmente necessari, ma “poiché non c’è alcuna probabilità che vengano realizzati nell’attuale stato di disunione delle colonie, e l’unione generale potrebbe rendere alcuni di essi non necessari”, la commissione ritiene che il Consiglio non debba considerare ulteriormente la questione in questo momento. Il consiglio accetta questo rapporto. Vengono lette al Consiglio alcune proposte di William Johnson relative alle Sei Nazioni e alla sconfitta dei progetti francesi e alcune considerazioni di Thomas Pownall “per un piano generale delle misure delle province inglesi”.4 Franklin chiede di ringraziare Johnson e Pownall e di chiederne copia ai commissari per l’esame dei rispettivi governi. Tutti i governi britannici del Nord America hanno la libertà di prendere copie degli atti di questo Congresso, dietro pagamento. I documenti devono essere depositati nell’ufficio del segretario provinciale di N.Y. quando Wraxall lascia la provincia. Chambers e Peters riferiscono di aver esaminato questi verbali e di averli trovati corretti. Il Congresso si è quindi “alzato senza ulteriori aggiornamenti”. Attestato come copia conforme da Peter Wraxall, Segretario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *