Jaime ha appreso che il re e i suoi piromanti stavano mettendo dei depositi di fuoco selvaggio in tutta la città: sotto la Setta, nei tuguri di Fondo delle Pulci, alle sette porte e persino nelle cantine della stessa Fortezza Rossa. Il sostituto del re si oppose a questo complotto del fuoco selvaggio, ma fu bruciato vivo per averlo fatto. Aerys nominò il capo piromante come suo prossimo aiutante.
Bruciare vive le persone stava diventando un feticcio sessuale per Aerys: Spesso lo spingeva a violentare la sua regina in seguito. Sentire Rhaella piangere era peggio per Jaime delle urla delle altre vittime miserabili di Aerys. Come tutte le guardie reali, Jaime aveva giurato di proteggere la regina. Volerla proteggere dal re, e non poterlo fare, era qualcosa di nuovo e preoccupante.
Quando Tywin si unì finalmente alla ribellione, si finse ancora una volta alleato di Aerys per poter entrare in città. E così, su consiglio di Pycelle (sempre un tirapiedi dei Lannister) ma contro il parere di Varys e Jaime, Aerys aprì le porte e rese possibile il Sacco di Approdo del Re.
Jaime pregò il re di ascoltare la ragione: Arrenditi a suo padre, salva delle vite. Ma Aerys non volle cedere e ordinò a Jaime di portargli la testa di Tywin. Ma vedendo il capo piromante scappare, Jaime lo inseguì e lo uccise prima che potesse scatenare l’incendio. Poi tornò a uccidere Aerys prima che potesse dare un comando reale a qualcun altro.
Quando gli uomini di Tywin irruppero nella sala del trono, pensando di uccidere loro stessi il re, chiesero a Jaime chi dovesse essere il nuovo re. Jaime si chiese: Dovrebbe essere Tywin? O Robert Baratheon? Un altro Targaryen? Presumeva che i figli dei Targaryen fossero al sicuro; non aveva idea che suo padre avesse mandato la Montagna a uccidere il resto della famiglia che aveva giurato di proteggere.
Jaime si sedette sul trono per aspettare e vedere chi sarebbe venuto a reclamarlo. O, come dice Dany, Jaime “si sedette sul Trono di Spade e guardò mentre il suo sangue si riversava sul pavimento”. E quando Ned Stark entrò, Jaime non si spiegò. Divenne noto, allora, come lo Sterminatore di Re e uno degli uomini più vituperati del regno. Tutto quello che aveva fatto era stato cercare di salvarlo da un uomo che aveva cercato di bruciare l’intera capitale – e tutti i suoi abitanti – al suolo.