James Ussher, (nato il 4 gennaio 1581 a Dublino, Irlanda – morto il 21 marzo 1656 a Reigate, Surrey, Inghilterra), prelato anglo-irlandese della chiesa anglicana che fu memorabile per la sua attività in politica religiosa e per il suo lavoro sui testi patristici, specialmente sulla cronologia dell’Antico Testamento.

Ordinato sacerdote nel 1601, Ussher divenne professore (1607-21) e due volte vice-cancelliere (1614, 1617) all’università dove aveva ricevuto la laurea, il Trinity College di Dublino. Fu nominato vescovo di Meath nel 1621 e arcivescovo di Armagh nel 1625. Ussher divenne primate di tutta l’Irlanda nel 1634. Era in Inghilterra nel 1642, quando scoppiò la guerra civile, e non tornò più in Irlanda. Avendo guadagnato il rispetto sia degli anglicani che dei puritani, propose nel 1641 un metodo per combinare le forme episcopali e presbiteriane di governo della chiesa nella Chiesa d’Inghilterra. Realista, consigliò vanamente Carlo I di non acconsentire all’esecuzione nel 1641 di Thomas Wentworth, conte di Strafford, per placare il Parlamento. Ussher fu brevemente vescovo di Carlisle nel 1642 prima di trasferirsi a Oxford. Declinando l’invito ad unirsi all’Assemblea dei Divini di Westminster (1643-49), predicò contro la sua legalità. Dal 1647 al 1654 fu predicatore a Lincoln’s Inn, Londra.

Ussher scrisse ampiamente sul cristianesimo in Asia Minore, sull’episcopato e contro il cattolicesimo romano. Esperto di lingue semitiche, sostenne l’affidabilità del testo ebraico dell’Antico Testamento e impiegò un agente in Medio Oriente per raccogliere manoscritti biblici e di altro tipo per lui. Gli studiosi lo rispettano ancora per la sua corretta distinzione tra le epistole genuine e quelle spurie di sant’Ignazio di Antiochia del II secolo, su cui pubblicò opere nel 1644 e nel 1647. Il grande pubblico può trovare Bibbie che perpetuano le sue ricerche cronologiche (pubblicate negli anni 1650), che datano la creazione dell’universo al 4004 a.C. Questa data fu ampiamente accettata nel mondo occidentale fino al XIX secolo. Ussher aveva una bella biblioteca, che ora si trova all’Università di Dublino.

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