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Joseph Conrad era un uomo multiforme: era un marinaio e, con la stessa passione con cui amava il mare, era uno scrittore. Come poteva un uomo, che era polacco e ha imparato l’inglese da adulto, scrivere così fluentemente e con questa varietà di parole? Questa è una delle caratteristiche più affascinanti di questo romanzo, insieme ai suoi personaggi.
Marlow, che fu poi considerato l’alter ego di Conrad, era il personaggio principale del romanzo che è considerato il precursore del MODERNISMO. “Cuore di Tenebra” ha una struttura matrioska: il lettore ha diversi gradi di narrazione, quindi può percepire la trama da diversi punti di vista. Poche descrizioni fisiche lasciano il posto ad una sorta di viaggio psicologico. Il viaggio che fu raccontato da Marlow ad alcuni suoi amici durante una comune chiacchierata in un tardo pomeriggio vittoriano in uno yatch sul Tamigi. Marlow descrisse il suo viaggio giovanile nel “cuore delle tenebre” (Congo) quando lavorava come capitano di una nave a vapore per una compagnia belga. Iniziò il suo viaggio in cerca di avventure: era entusiasta di visitare l’Africa, lasciò Londra e poi Bruxelles, la città in cui aveva sede la Compagnia, sentendo lo spirito imperialista del suo tempo. Il viaggio, descritto con un’enorme quantità di simboli che collegavano Marlow alla natura oscura dell’ambiente ma anche di se stesso, lo cambiò molto. L’incontro con il signor Kurtz modificò il modo in cui Marlow aveva percepito l’imperialismo da allora: Kurtz rappresentava il lato malvagio di ogni uomo, distrutto dal desiderio di potere.
La descrizione della foresta e del fiume in Congo era cupa e a tratti gotica, seguendo il sentimento di Marlow. La cornice, molto simile a “Frankenstein” di Mary Shelley ma anche a “The Rime of the Ancient Mariner” di Coleridge, permette al lettore di capire le caratteristiche comuni tra tre opere così diverse nel loro genere. Come il marinaio di Coleridge e il capitano Walton di Shelley, anche Marlow aveva il suo dovere: doveva raccontare i pericoli di perdere la nostra anima alla ricerca del potere e della ricchezza, doveva parlare del vero volto dell’imperialismo e del rischio di diventare disumani come se fosse normale. Questa potrebbe essere una chiave per leggere il romanzo come una critica al colonialismo europeo. Se siete più interessati alla psicologia, “Cuore di tenebra” è pieno di teorie di Freud sull’Io, il Super-Io e l’Es (che potrebbero essere paragonati ad ogni stazione: stazione esterna, stazione centrale e stazione interna) che Marlow incontra durante il suo viaggio lungo il fiume.
Se considerate “Cuore di tenebra” solo un “libro per studenti” state commettendo un errore: questo romanzo è molto più di questo… consideriamo che “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola è stato ispirato da questo grande capolavoro di Conrad!
Non perdete il vostro tempo… e godetevi la lettura!