Meningi del midollo spinale – Introduzione

Il CSF e le meningi spinali proteggono il midollo spinale all’interno della colonna vertebrale. Queste membrane sono continue con le meningi cerebrali al forame magno e gli spazi subdurali e subaracnoidei spinali e sono quindi continue con i corrispondenti spazi cranici. Questo è importante perché l’emorragia, l’infezione o l’infiammazione nello spazio subaracnoideo cerebrale può essere rilevata campionando il CSF dallo spazio subaracnoideo lombare (cioè, usando una puntura lombare).

La dura spinale si estende per tutta la lunghezza della colonna vertebrale fino al livello della seconda vertebra sacrale (S2). Lo spazio epidurale contiene vene e grasso e separa la dura dal periostio delle vertebre. Si noti che le radici nervose attraversano questo spazio, permettendo un’efficace introduzione di anestetici locali in questo spazio, in particolare per scopi ostetrici (come in un blocco epidurale).

Le radici nervose anteriori e posteriori penetrano la dura al forame intervertebrale, e il manicotto di dura, che avvolge queste radici, diventa continuo con l’epinevrio dei nervi periferici.

L’aracnoide si estende con la dura fino al livello della seconda vertebra sacrale (S2). È separata dalla dura dallo spazio subdurale che è più potenziale che reale. Lo spazio subaracnoideo è più ampio e contiene liquido cerebrospinale. Poiché l’aracnoide si estende fino alla seconda vertebra sacrale, ma il midollo spinale termina a livello della vertebra lombare superiore, si forma una grande cisterna, la cisterna lombare, sotto la seconda vertebra lombare. Il liquido cerebrospinale può essere prelevato in modo sicuro senza perforare il midollo spinale introducendo un ago in questa cisterna lombare.

La pia aderisce strettamente al midollo spinale. I vasi sanguigni del midollo spinale si trovano sulla superficie della pia. I legamenti denticolati sono doppie pieghe della pia che si estendono dall’aspetto laterale del midollo alla superficie interna della dura, dove sono attaccati su ogni lato come una serie di circa 21 estensioni simili a denti. Questi 21 legamenti denticolati sono estensioni del pia che permettono al midollo di “galleggiare” nel canale spinale. I punti di attacco dei legamenti dentati si alternano con i punti di uscita delle radici nervose. Al conus medullaris, il filum terminale, che deriva anch’esso dalla pia, si estende caudalmente per penetrare la dura e continuare come legamento coccigeo.

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