Lorraine Vivian Hansberry, scrittrice e attivista per la parità dei diritti, viene mostrata il 5 maggio 1959. La commedia della Hansberry “A Raisin in the Sun”, il primo dramma di una donna nera ad essere prodotto a Broadway, ha vinto il New York Drama Critics Circle Award nel 1959. (AP Photo)
Lorraine Hansberry è una delle più importanti drammaturghe afroamericane di tutti i tempi, catapultata nella fama grazie al suo celebre spettacolo di Broadway, A Raisin In The Sun. Mentre molti sapevano che la Hansberry era sposata con il collega Robert Nemiroff, più tardi fu rivelato, tramite lettere a una rivista per lesbiche, che la drammaturga lottava con la sua sessualità. In una mostra al Brooklyn Museum, le lettere sono esposte al pubblico.
La mostra, “Twice Militant: Lorraine Hansberry’s Letters to The Ladder”, è stata esposta all’Elizabeth A. Sackler Center for Feminist Art, Herstory Gallery dallo scorso novembre, e mancano solo due settimane. Il Village Voice ha riportato la storia dietro le lettere, dove la Hansberry si è trovata ad un bivio con la sua carriera e la sua immagine esteriore. A 29 anni, la Hansberry divenne la più giovane americana e la prima drammaturga nera a vincere il New York Drama Critics’ Circle Award per il miglior spettacolo.
Anche se la fama l’avrebbe trovata e sarebbe rimasta con lei fino alla sua prematura scomparsa a 34 anni per un cancro al pancreas, la Hansberry scrisse a lungo in due lettere anonime a The Ladder, la prima rivista in abbonamento per lesbiche del paese. In queste lettere la Hansberry trovò finalmente un luogo sicuro per esprimere i suoi pensieri più intimi su uno stile di vita che teneva ampiamente nascosto alla vista.
The Village Voice ha di più:
Le due lettere della Hansberry a The Ladder – di cui sono esposti più di due dozzine di numeri – evincono l’emozione di una scrittrice che ha uno sbocco per discutere a lungo delle osservazioni, su se stessa e sulle lesbiche in generale, che altrimenti non potrebbero essere espresse pubblicamente. Il tono della sua prima epistola alla rivista, del maggio 1957, è particolarmente incontenibile: “Sono felice che tu esista”, scrive, prima di lodare i redattori come “persone ovviamente serie”. Sebbene la parola “io” compaia con brio in tutto il testo, anche questa prima missiva, come la seconda, si conclude con delle iniziali che mascherano l’identità: “L.H.N.”, per Lorraine Hansberry Nemiroff. (Come nota il conciso testo a muro, nel 1957, l’anno in cui Hansberry scrisse le sue missive Ladder, viveva da sola nel Greenwich Village, “essendosi tranquillamente separata da” Nemiroff, che aveva sposato nel 1953. Divorziarono nel 1964 ma rimasero vicini e continuarono a collaborare fino alla morte di lei)
Il “Twice Militant: Lorraine Hansberry’s Letters to The Ladder” rimarrà alla Herstory Gallery fino al 16 marzo. Per maggiori informazioni, clicca qui.