Chronic Traumatic Encephalopathy (CTE)

Chronic Traumatic Encephalopathy (CTE) è una malattia degenerativa progressiva associata a commozioni multiple e altre forme di trauma cranico. È più comunemente associata a individui che hanno praticato sport di contatto o hanno avuto lesioni da combattimento durante il loro servizio militare.

La CTE può essere diagnosticata positivamente solo post mortem. Non tutti gli esperti sono d’accordo su quanto poco o tanto trauma cranico possa causare il CTE o sul meccanismo della lesione. Uno studio recente è stato completato dalla dottoressa Ann McKee del Boston University CTE Center per determinare le caratteristiche neurologiche e cliniche di 202 giocatori di football americano deceduti di tutte le età e livelli di gioco.

87% degli atleti hanno ricevuto una diagnosi di CTE.

Dei 202 studiati, 48 dei 53 giocatori di football del college hanno ricevuto una diagnosi positiva. Anche 110 dei 111 atleti della NFL hanno ricevuto una diagnosi positiva. Il dottor McKee ha identificato la malattia “grave” nel 56% degli atleti del college e nell’86% dei professionisti. Questi dati dimostrano una chiara correlazione tra il CTE e la partecipazione al football.

La responsabilità della NCAA verso la sicurezza dei giocatori

La NCAA e tutte le istituzioni che ne fanno parte si presentano come un organo di governo che si occupa e fa progredire gli obiettivi degli studenti atleti. La NCAA detta le regole e la legislazione ai suoi membri, le conferenze e le scuole, e si suppone che questi protocolli siano progettati per proteggere gli atleti.Quasi ogni aspetto della vita degli studenti è anche controllato, dagli orari in cui possono allenarsi alla loro assistenza sanitaria, anche i pasti che mangiano. Gli studenti e i loro genitori affidano alla NCAA la salute e il benessere di giovani uomini e donne, e la NCAA assume volontariamente il dovere di proteggere questi atleti. Eppure la NCAA rimane frustrantemente in silenzio su commozioni cerebrali, colpi subconcussivi e lesioni alla testa, alcune delle questioni più vitali della sicurezza dei giocatori.

Per il 2015-16, l’anno più recente per il quale sono disponibili i numeri verificati, le entrate NCAA è stato un record di 996 milioni di dollari, la maggior parte dei quali è venuto dall’accordo sui diritti con Turner/CBS Sports. L’unico denaro messo verso un programma di lesioni cerebrali simile a quello della NFL è stata una donazione di 400.000 dollari per la ricerca sul trauma cerebrale nel 2013. Quell’importo è meno della metà dello stipendio di un amministratore delegato di una partita di coppa.

La NFL ha accettato di pagare 765 milioni di dollari per finanziare gli esami medici, il risarcimento legato alla commozione cerebrale, la ricerca medica per i giocatori NFL in pensione e le loro famiglie, e le spese di contenzioso. La NFL ha impostato i protocolli per le concussioni e sospette concussioni mentre taglia il tempo di pratica, tutto per prevenire le lesioni alla testa. Eppure l’unico accordo di azione collettiva che la NCAA ha raggiunto fino ad oggi coinvolge il monitoraggio medico che non si tradurrà in alcun risarcimento monetario per gli atleti che hanno subito lesioni personali.

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Se voi o una persona cara hanno subito un trauma cerebrale a seguito di un trauma cranico mentre giocavano per una squadra regolamentata NCAA, contattate gli avvocati di Raizner Slania. La NCAA ha l’obbligo di proteggere gli studenti-atleti, non di essere una parte silenziosa delle loro lesioni.

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