Ralph David Abernathy, (nato l’11 marzo 1926, Linden, Ala, USA – morto il 17 aprile 1990, Atlanta, Ga.), pastore nero americano e leader dei diritti civili che fu il principale aiutante e il più stretto collaboratore di Martin Luther King durante il movimento per i diritti civili degli anni ’50 e ’60.
Figlio di un agricoltore di successo, Abernathy fu ordinato ministro battista nel 1948 e si laureò con una laurea all’Alabama State University nel 1950. Il suo interesse si è poi spostato dalla matematica alla sociologia, e ha conseguito un master in quest’ultima presso l’Università di Atlanta nel 1951. Quello stesso anno divenne pastore della Prima Chiesa Battista di Montgomery, Alabama, e incontrò King qualche anno dopo, quando quest’ultimo divenne pastore di un’altra chiesa battista nella stessa città. Nel 1955-56 i due uomini organizzarono un boicottaggio dei cittadini neri del sistema di autobus di Montgomery che forzò la desegregazione razziale del sistema nel 1956. Questo boicottaggio non violento segnò l’inizio del movimento per i diritti civili che avrebbe desegregato la società americana nei due decenni successivi.
King e Abernathy continuarono la loro stretta collaborazione mentre il movimento per i diritti civili prendeva slancio, e nel 1957 fondarono la Southern Christian Leadership Conference (SCLC; con King come presidente e Abernathy come segretario-tesoriere) per organizzare la lotta non violenta contro la segregazione in tutto il Sud. Nel 1961 Abernathy trasferì le sue attività pastorali ad Atlanta, e quell’anno fu nominato vicepresidente della SCLC e successore designato di King. Continuò ad essere il principale assistente di King e il suo consigliere più vicino fino all’assassinio di King nel 1968, quando Abernathy gli succedette come presidente dell’SCLC. Guidò questa organizzazione fino alle sue dimissioni nel 1977, dopo di che riprese il suo lavoro come pastore di una chiesa battista ad Atlanta. La sua autobiografia, And the Walls Came Tumbling Down, è apparsa nel 1989.