Il folklorista americano Alan Lomax ha suggerito che “Shenandoah” era una canzone di mare e che i suoi “compositori” erano probabilmente dei voyageur franco-canadesi. Le canzoni di mare erano canzoni di lavoro usate dai marinai per coordinare gli sforzi per completare i lavori, come levare l’ancora della nave o tirare le corde. La struttura formale di uno shanty è semplice: consiste in un assolo principale che si alterna con un coro chiassoso. Con la linea melodica travolgente del suo familiare ritornello, “Shenandoah” è la natura stessa di un sea-shanty; infatti, la prima apparizione della canzone nella stampa fu in un articolo di William L. Alden, intitolato “Sailor Songs”, pubblicato su Harper’s New Monthly Magazine nel 1882.
Come non è chiara l’origine della canzone, così è la versione definitiva e l’interpretazione del suo testo. Alcuni credono che la canzone si riferisca al fiume omonimo. Altri suggeriscono che sia di origine afro-americana, perché racconta la storia di Sally, la figlia del capo indiano Shenandoah, che viene corteggiata per sette anni da un commerciante bianco del fiume Missouri. Indipendentemente da questi misteri testuali, “Shenandoah” rimane un classico americano.
-Library of Congress