La Chimichanga, o “chimi”, ha raggiunto lo status di culto a Tucson. Una Chimichanga è un grande burrito di fusione messicano-americana preparato con una scelta di carne, verdure e spezie, fritto alla perfezione e servito su un letto di lattuga con formaggio e salsa dolce. Gli abitanti di Tucson prendono molto sul serio i loro chimis e preferiscono versioni grandi e strapiene. Ogni ristorante e trattoria ha la sua versione di questo piatto preferito.

Il sud-ovest è ben noto per il suo delizioso cibo messicano, e i residenti di Tucson, Arizona, proclamano coraggiosamente la loro città “Capitale del cibo messicano degli Stati Uniti”. La città ha la propria versione del cibo Tex-Mex, che chiama Arizona-Sonoran Cuisine. Poiché il sud dell’Arizona faceva parte dello stato messicano di Sonora, questo stile è considerato il “cibo dell’anima” dell’Arizona.

Chimichanga

Storia della Chimichanga:

Gli storici della cucina e i ristoranti dell’Arizona discutono su dove e chi ha inventato esattamente la Chimichanga. Due ristoranti di Tucson rivendicano il diritto di vantarsi di aver creato la prima Chimichanga.

La rivendicazione più forte viene da El Charro Cafe, il più antico ristorante messicano di Tucson. – Fonte: Food Timeline.

1922 – El Charro Cafe – Tucson, Arizona – La leggenda di famiglia dice che Monica Flin, che ha aperto il ristorante nel 1922, ha imprecato in cucina quando un burrito è finito nella friggitrice. Poiché i giovani nipoti erano in cucina con lei, cambiò la parolaccia in “chimichanga”, l’equivalente spagnolo di “thingamagig”.

La parola è probabilmente un adattamento di una parolaccia messicana. Le due parole hanno lettere simili, quindi è stato un errore facile da fare.

Il termine, chimichanga, è stato a lungo considerato una parola senza senso – una versione messicana di “whatchamacallit” o “thingamajig” – presumibilmente coniata nel 1950 a Tucson, Arizona

È stato anche notato che la parola chang’a significa scimmia femmina in spagnolo e un camino del focolare. Messo insieme questo diventa una versione educata di “innominabile imprecazione messicana che menziona una scimmia.”- Fonte: Arizona Folk Lore Center, di Jim Griffith.

Nessuna città vuole essere più associata alla Chimichanga di Tucson. L’ufficio del turismo della città è arrivato persino a pubblicare un annuncio nella rivista Food & Wine, diffusa a livello nazionale, invitando gli americani a visitare Tucson, “casa della chimichanga.”

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