Lo sviluppo prima della nascita, o sviluppo prenatale (dal latino natalis ‘relativo alla nascita’) è il processo in cui uno zigote, e successivamente un embrione e poi un feto si sviluppa durante la gestazione. Lo sviluppo prenatale inizia con la fecondazione e la formazione dello zigote, il primo stadio dello sviluppo embrionale che continua nello sviluppo fetale fino alla nascita.
FecondazioneModifica
La fecondazione avviene quando lo sperma entra con successo nella membrana dell’ovulo. I cromosomi dello spermatozoo passano nell’uovo per formare un genoma unico. L’uovo diventa uno zigote e inizia lo stadio germinale dello sviluppo embrionale. Lo stadio germinale si riferisce al tempo che va dalla fecondazione, attraverso lo sviluppo del primo embrione, fino all’impianto. Lo stadio germinale finisce a circa 10 giorni di gestazione.
Lo zigote contiene un complemento completo di materiale genetico, con tutte le caratteristiche biologiche di un singolo essere umano, e si sviluppa nell’embrione. Brevemente, lo sviluppo embrionale ha quattro stadi: lo stadio di morula, lo stadio di blastula, lo stadio di gastrula e lo stadio di neurula. Prima dell’impianto, l’embrione rimane in un guscio proteico, la zona pellucida, e subisce una serie di rapide divisioni cellulari mitotiche chiamate scissione. Una settimana dopo la fecondazione l’embrione non è ancora cresciuto in dimensioni, ma si schiude dalla zona pellucida e aderisce al rivestimento dell’utero della madre. Questo induce una reazione decidua, in cui le cellule uterine proliferano e circondano l’embrione facendolo così inglobare nel tessuto uterino. L’embrione, nel frattempo, prolifera e si sviluppa sia in tessuto embrionale che extra-embrionale, quest’ultimo forma le membrane fetali e la placenta. Nell’uomo, l’embrione viene chiamato feto nelle fasi successive dello sviluppo prenatale. La transizione da embrione a feto è arbitrariamente definita come avvenuta 8 settimane dopo la fecondazione. Rispetto all’embrione, il feto ha caratteristiche esterne più riconoscibili e un insieme di organi interni in progressivo sviluppo. Un processo quasi identico si verifica in altre specie.
Sviluppo embrionaleModifica
Lo sviluppo embrionale umano si riferisce allo sviluppo e alla formazione dell’embrione umano. È caratterizzato dal processo di divisione e differenziazione cellulare dell’embrione che avviene durante le prime fasi dello sviluppo. In termini biologici, lo sviluppo umano comporta la crescita da uno zigote unicellulare a un essere umano adulto. La fecondazione avviene quando la cellula spermatica entra con successo e si fonde con una cellula uovo (ovulo). Il materiale genetico dello spermatozoo e dell’ovulo si combinano per formare una singola cellula chiamata zigote e inizia la fase germinale dello sviluppo prenatale. Lo stadio embrionale copre le prime otto settimane di sviluppo; all’inizio della nona settimana l’embrione viene definito feto.
Lo stadio germinale si riferisce al periodo che va dalla fecondazione allo sviluppo dell’embrione precoce fino al completamento dell’impianto nell’utero. Lo stadio germinale dura circa 10 giorni. Durante questa fase, lo zigote comincia a dividersi, in un processo chiamato scissione. Una blastocisti si forma e si impianta nell’utero. Lo sviluppo embrionale continua con la fase successiva di gastrulazione, quando i tre strati germinali dell’embrione si formano in un processo chiamato istogenesi, e seguono i processi di neurulazione e organogenesi.
In confronto all’embrione, il feto ha caratteristiche esterne più riconoscibili e un insieme più completo di organi in sviluppo. L’intero processo di sviluppo embrionale comporta cambiamenti spaziali e temporali coordinati nell’espressione genica, nella crescita cellulare e nella differenziazione cellulare. Un processo quasi identico si verifica in altre specie, soprattutto tra i cordati.
Sviluppo fetaleModifica
Un feto è una fase dello sviluppo umano che si considera iniziare nove settimane dopo la fecondazione. In termini biologici, tuttavia, lo sviluppo prenatale è un continuum, con molte caratteristiche che distinguono un embrione da un feto. Un feto è anche caratterizzato dalla presenza di tutti i principali organi del corpo, anche se non saranno ancora completamente sviluppati e funzionali e alcuni non ancora situati nella loro sede definitiva.
Influenze materne
Il feto e l’embrione si sviluppano nell’utero, un organo che si trova all’interno della pelvi della madre. Il processo che la madre sperimenta mentre porta il feto o l’embrione è chiamato gravidanza. La placenta collega il feto in via di sviluppo alla parete uterina per permettere l’assorbimento dei nutrienti, la termoregolazione, l’eliminazione dei rifiuti e lo scambio di gas attraverso il sangue della madre; per combattere le infezioni interne e per produrre ormoni che sostengono la gravidanza. La placenta fornisce ossigeno e nutrienti ai feti in crescita e rimuove i prodotti di scarto dal sangue del feto. La placenta si attacca alla parete dell’utero e il cordone ombelicale del feto si sviluppa dalla placenta. Questi organi collegano la madre e il feto. La placenta è una caratteristica dei mammiferi placentari, ma si trova anche nei marsupiali e in alcuni non-mammiferi con vari livelli di sviluppo. L’omologia di tali strutture in vari organismi vivipari è discutibile, e negli invertebrati come gli Arthropoda, è analoga nel migliore dei casi.