Vocale, nel linguaggio umano, suono in cui il flusso d’aria dai polmoni passa attraverso la bocca, che funziona come una camera di risonanza, con un’ostruzione minima e senza attrito udibile; per esempio, la i in “fit,” e la a in “pack.” Anche se di solito sono prodotte con corde vocali vibranti, le vocali possono essere pronunciate senza tale vibrazione, dando luogo a un suono senza voce, o sussurrato. Dal punto di vista della fonetica articolatoria, le vocali sono classificate in base alla posizione della lingua e delle labbra e, talvolta, in base al fatto che l’aria sia rilasciata o meno attraverso il naso.
Una vocale alta (come la i di “macchina” e la u di “regola”) viene pronunciata con la lingua inarcata verso il tetto della bocca. Una vocale bassa (come la a in “father” o “had”) è prodotta con la lingua relativamente piatta e bassa nella bocca e con la bocca aperta un po’ più larga che per le vocali alte. Le vocali medie (come la e in “bed” e la o in “pole”) hanno una posizione della lingua tra gli estremi delle alte e delle basse.
Le vocali alte, medie e basse sono anche classificate secondo una dimensione fronte-retro. Una vocale anteriore è pronunciata con la parte più alta della lingua spinta in avanti nella bocca e un po’ arcuata. La a di “had”, la e di “bed” e la i di “fit” sono vocali anteriori. Una vocale posteriore – ad esempio, la u di “rule” e la o di “pole” – è prodotta con la parte posteriore della lingua sollevata verso il palato molle (velum).
La forma e la posizione delle labbra fornisce una terza dimensione articolatoria in base alla quale le vocali sono classificate. Le labbra possono essere arrotondate o distese, in quella che viene chiamata labializzazione.
Caratteristiche articolatorie aggiuntive che descrivono l’articolazione delle vocali sono “largo” e “stretto”, “teso” (fortis) e “lasso” (lenis). Largo e stretto si riferiscono alla posizione della radice della lingua. Per formare una vocale stretta, la radice della lingua è ritratta verso la parete faringea, e la faringe è ristretta. Per formare una vocale larga, la radice della lingua è avanzata in modo che la faringe sia espansa. Tese e lasse sono termini meno chiaramente definiti. Le vocali tese sono articolate con uno sforzo muscolare maggiore, posizioni della lingua leggermente più alte e durate più lunghe delle vocali lasse.
Tutte le vocali possono essere divise in due categorie principali: dittonghi e monofoni. I dittonghi sono vocali scorrevoli nella cui articolazione c’è una transizione continua da una posizione all’altra. I dittonghi sono da contrapporre in questo senso alle cosiddette vocali pure, o monofone, cioè vocali immutabili, o stazionarie. Sebbene siano singoli suoni del discorso, i dittonghi sono solitamente rappresentati, in una trascrizione fonetica del discorso, per mezzo di una coppia di caratteri che indicano le configurazioni iniziale e finale del tratto vocale. Molti dei suoni vocalici nella maggior parte dei dialetti inglesi sono dittonghi – ad esempio, le vocali di “out” e “ice”, rispettivamente.
Le semiconsonanti sono suoni prodotti nello stesso modo delle vocali ma sono usate e percepite come consonanti. Gli esempi includono la y in “yawn” e la w in “walk”.