La superficie pesantemente craterizzata di Phobos è coperta da un regolith grigio molto scuro (detriti rocciosi non consolidati) che riflette solo circa il 6% della luce che cade su di essa, circa la metà della superficie lunare. Questo fatto e la bassa densità media del satellite (1,9 grammi per cm cubo) sono coerenti con la composizione di meteoriti condriti carbonacee, suggerendo che Phobos potrebbe essere un oggetto simile ad un asteroide catturato. Notevoli scanalature lineari, tipicamente larghe 100 metri (330 piedi) e profonde 20 metri (65 piedi), coprono gran parte della superficie. Ci sono forti prove che sono associati alla formazione del più grande cratere su Phobos. Questa struttura, conosciuta come Stickney, misura circa 10 km (6 miglia) di diametro. Osservazioni precise della posizione di Phobos nell’ultimo secolo suggeriscono che le forze di marea di Marte stanno lentamente tirando il satellite verso il pianeta. Se è così, entrerà in collisione con Marte in un futuro molto lontano.